Non so mica risponderti,sai? Oddio,se per baritono colorista intendi Fischer-Dieskau,beh lui ci va vicino (nel Rigoletto e
anche come Amfortas,una volta) mentre gli altri,lasciamo perdere
Sui tenori britteniani e su Britten stesso confesso la mia quasi assoluta ignoranza. Certo se intendi Langridge tanto varrebbe chiedermi perche' non mi emozionano i pulcini e la carta vetrata.
I mezzosoprani barocchi quando cantano il Barocco mi affascinano (ho sentito recentemente un contralto barocco da pelle
d'oca,Sara Mingardo,e mi e' piaciuta moltissimo) soprattutto per l'infallibile intonazione.Ma l'emozione brada e' una
cosa diversa.
Il declamatore radicale. Sono sorpresa. Rientra nelle tue categorie? (che sono geniali,per inciso).Pensandoci non me ne vengono in mente molti. Fa il bravo con la zia (se ancora si puo' dire e non ci menano
) e fammi qualche acconcio esempio. Forse con questi potrebbe succedere. Sono stata abbastanza folgorata dal primo Lohengrin di JK: e'
un declamatore lui? ( anche perche' se no che cosa e'?,ma forse non e' radicale)
Sai una cosa che mi emozionava? La zietta del 1937 quando nell'entrata di Adalgisa faceva quel "Deh proteggimi o Dio"
con una cavata da vera viola d'amore.Non era questione di suono o di belle note o di tecnica: ma li' non la vedevo ,la
sentivo solo,e pero' mi sembrava proprio di ascoltare Adalgisa. E' un po' per quello ,e per quanto mi ha fatto penare quando cercavo di imparare,che non sopporto l'idea di sentirla cantare da un soprano.
Pero' ripensandoci, mi emozionavo pure con la Callas.
Ma quello che mi e' successo appena sentita la Flagstad ( e fu nel duetto d'amore del Tristan) non era emozione,era
appunto un'attrazione fatale.
Col tempo cerchi di capire qualcosa di piu' (da giovane tanti problemi non te li fai) e per esempio l'altro weekend
l'ho passato con due grandi Isolde,la Stemme e la Meier. Volevo vedere un po'....
E invece niente-come si dice a Firenze,ci vuole il grullajo!
Ciao Mat
MC