pbagnoli ha scritto:Se non sbaglio, l'integrale non esiste. Uscì una selezione solo per il mercato tedesco con Silja, Fischer-Dieskau e King.
Il corrispettivo integrale e "regolare" sempre della Decca e sempre sotto la bacchetta di Maazel era la contemporanea incisione con Nilsson, Corelli e lo stesso Fischer-Dieskau
Infatti è proprio così.
Non c'è un'integrale, anche perché la Silja in quegli anni non cantava Tosca.
L'avrebbe cantata solo una dozzina di anni dopo.
Quanto al "vissi d'arte", sinceramente non sarebbe stato un bel modo di omaggiarla il tirare in ballo proprio un tipo di canto per cui la sua emissione e la sua tecnica non era certo ideale.
Nel brano che ho scelto anche una declamatrice come lei può far miglior figura.
Quanto a Pruun, mi spiace ma non sono d'accordo.
Sulla Silja non sono d'accordo che la sua tecnica non funzionasse: non si consegue il risultato di emozionare se non attraverso il suono, quindi attraverso la tecnica; la tecnica della Silja, sul fronte declamatorio, era personale, questo sì, ma sopraffina.
Le scelte di repertorio l'hanno portata ad affinare aspetti dell'emissione vocale che sono assolutamente specifici per quel repertorio e ad esso funzionalissimi.
Se dovessimo sentire la Sutherland (per esempio) nell'Erwartung di Schoenberg o nella Clitennestra giudicheremmo lei una dilettante, una cantante tecnicamente impreparata.
Ma soprattutto non sono d'accordo con quello che dici sulla Callas.
Far passare il più grande talento espressivo del secolo, la più sottile e profonda musicalità, il più raffinato senso ritmico, il più sconcertante sperimentalismo coloristico... per un ripiego... per il fatto di non avere una gran "cavata" mi sembra molto riduttivo e profondamente discutibile.
E' come dire che la Girardot o la Magnani o la Smith sono diventate attrici strepitose perché, poverine, non avevano il seno o il fondo schiena rigogliosi di tante graziose starlettes.
E quindi si sono dovute adattare a ...recitare!
Pruun ha scritto:E' un metodo di approccio ai personaggi che apprezzo anche se non lo ritengo l'unico possibile.
E qui sta la differenza fra noi, Pruun.
Per me, quando si fa opera (ossia teatro e musica) non esiste altro approccio che quello di fare grande teatro e grande musica. Tutto il resto (notine carine comprese) non conta.
...Punti di vista!
Salutoni,
Mat