Ann Lund Christiansen

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Ann Lund Christiansen

Messaggioda pbagnoli » lun 05 set 2011, 12:07

Confesso che non la conoscevo. Me la sono trovata quale Irene nel Rienzi Krips 1960 (Vienna, con Svanholm e la Ludwig).
Ne ho cercato notizie supplementari, ma con poca o punta soddisfazione.
Bel vocione ampio, esteso ma gradevolissimo e ricco di armonici: mi piace veramente tanto.
Qualcuno mi può aiutare con notizie supplementari?
Merci, merci, treno merci a tutti
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Ann Lund Christiansen

Messaggioda Luca » lun 05 set 2011, 16:37

Caro Pietro: poche notizie a volo anche io

Soprano danese nata l'11 settembre del 1928, uno dei suoi ruoli era Turandot che - in Youtube - è possibile udire in coppia con Corelli in tutta la parte centrale del II atto (In questa reggia ... enigmi e finale dell'atto) di una rappresentazione di cui ti fornisco i dati:

Turandot -
Monte-Carlo Salle Garnier, Théâtre de l'Opéra
La principessa Turandot - Ann Lund Christiansen
L'imperatore Altoum - Cesare Masini Sperti
Timur - Giovanni Foiani
Il principe ignoto (Calaf) - Franco Corelli
Liù - Giuditta Mazzoleni
Ping - Renato Cesari
Pang - Walter Artioli
Pong - Renato Ercolani
Conductor - Alfredo Simonetto
March 01.1960

A me non piace in questa Turandot: fraseggio caricato (anche per il non perfetto dominio della lingua italiana) ed inoltre poca resistenza della voce in rapporto alla parte. Ciò lo si nota dal confronto con la coeva Nilsson (e, all'epoca, non solo lei), ma anche dal comportamento vocalmente ciclopico del collega Corelli che la lascia parecchio indietro..... Inoltre timbricamente la voce a tratti appare infantile offrendoci il ritratto di una bambina capricciosa. Ciò accade soprattutto in "Figlio del cielo non gettar tua figlia...." e quel che segue senza contare che la voce qui non svetta come dovrebbe. E Corelli, da par suo, esegue la variante acuta di "No, no, principessa altera ti voglio ardente...."
Può darsi che nel ruolo in cui tu l'hai sentita sia meglio....

Se trovo qualche altra notizia te la mando....
Salutoni, Luca.
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Re: Ann Lund Christiansen

Messaggioda MatMarazzi » sab 10 set 2011, 11:12

Eccola la Turandot di cui ci parla Luca.
Confesso che a me invece piace molto (tranne nella prima parte, anche per colpa di una direzione troppo spedita).
L'unica cosa è che il si naturale e il do appaiono al limite delle sue possibilità (anche in Irene si sente questo problema?).



Devo ammettere che non avevo mai sentito nominare questa cantante, e sarei curiosissimo di conoscere altri dettagi della sua carriera.
Su internet non ho trovato nulla, tranne appunto il riferimento a questa Turandot parigina.
Anche io auspico ulteriori dettagli.

Salutoni,
Mat
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Re: Ann Lund Christiansen

Messaggioda Luca » sab 10 set 2011, 12:38

C'è sempre qualcuno più bravo di me nell'esemplificare gli ascolti. Grazie, Matteo. Per me, questa cantante offre analogie vocali e timbriche con la Silja. Mi sbaglio ? Forse è questo che ti colpisce Matteo?

Saluti, Luca.
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Re: Ann Lund Christiansen

Messaggioda MatMarazzi » dom 11 set 2011, 10:02

Luca ha scritto:C'è sempre qualcuno più bravo di me nell'esemplificare gli ascolti.

Non in questo caso Luca! :)
Ho solo seguito il tuo consiglio, dato che avevi detto che questa Turandot era su Youtube.

Per me, questa cantante offre analogie vocali e timbriche con la Silja. Mi sbaglio ? Forse è questo che ti colpisce Matteo?

Ma... così a prima vista non direi...
Questa mi pare decisamente più fragile specie in zona acuta.
E anche come timpro più vellutata e morbida, meno aspra nella sillabazione e meno propulsiva nella declamazione.

Mi colpisce (almeno in questo pezzo e solo a partire da "era il tempo che ciascun ricorda") la sua femminilità e cedevolezza, il suo più indifeso respiro lirico.
La giudicherei un'erede delle Turandot pre-belliche tedesche (che non erano ancora iper-drammatiche: Lehmann, Nemeth, Cebotari, per non parlare della stessa Jeritza) prima che si imponessa la svolta "spaccatimpani" della linea Grob-Prandl e Nilsson.

Salutoni,
Mat
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Re: Ann Lund Christiansen

Messaggioda Luca » dom 11 set 2011, 12:35

La giudicherei un'erede delle Turandot pre-belliche tedesche (che non erano ancora iper-drammatiche: Lehmann, Nemeth, Cebotari, per non parlare della stessa Jeritza) prima che si imponesse la svolta "spaccatimpani" della linea Grob-Prandl e Nilsson.
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Infatti, Matteo, riascoltando la Christiansen, mi è venuta in mente la Cebotari (di cui esiste l'edizione integrale del '38 che ho recensito a suo tempo). Però non so quanto questa fragilità serva il personaggio, almeno in teatro (il mondo del disco è diverso): Turandot si mette la corazza della durezza, ma è fragile (oggi lo abbiamo detto e stra-detto, ma credo sia una conquista del periodo post-Nilsson, sebbene i soprani tonanti ci sono stati anche dopo di lei). In fondo si è imposto il binomio durezza-Turandot contro fragilità-Liù che forse andrebbe capovolto: l'eroina è Liù e Puccini la prediligeva, ma non so se il musicista lucchese ha mai pensato alla fragilità di Turandot. In fondo la sua opera poggiava sul cosiddetto 'doppio matriarcato' (c'era stato il precedente di Bohème, ma non così marcato e drammaticamente coinvolgente rispetto a Turandot), per cui un soprano a cui era richiesto molto in termini di magniloquenza vocale accostato ad un altro tutto lirismo e poesia dal quale si esigeva finezza ad oltranza.
E' un altro dei tanti enigmi di quest'opera così misteriosa e musicalmente geniale.
Che ne pensi?

Saluti, domenicali.
Luca.
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