Ho letto la recensione di Norma stilata da Gabriele e mi trova molto d'accordo. Faccio notare che molto tempo fa ho recensito quella di Martina Franca (Bumbry-Cuberli) e devo dire che la prova della Verrett nel ruolo maestoso della sacerdotessa druidica è senz'altro superiore alla caratterizzazione che ne dette la Bumbry. La Verrett aveva dalla sua un coté belcantistico molto più rifinito rispetto alla sua collega americana, nonostante alcuni ruoli fossero in comune (in primis Carmen, Eboli e, come soprano, Lady Macbeth, Tosca, Santuzza, Medea): più temperamento nella Bumbry è vero, ma qualche volta ciò la portava a strafare (ha cantato anche Salome, Gioconda, Abigaille e Turandot), mentre, a mio avviso, la Verrett era più oculata nellesue scelte e certa frequentazione di Rossini l'ha portata ad affinare la vocalizzazione, ma anche la sua abilità interpretativa aveva molte più sfaccettature.
Che ne pensate ?
Salutoni, Luca.