Tucidide ha scritto:Triboulet ha scritto:La Chiara l'ho sempre vista come una "Freni col turbo", se mi passate il termine
Soprattutto, la Chiara, come la Kabaivanska, cantava dal vivo le opere, in special modo quelle di Puccini, che la Freni incideva, anche più volte, senza mai osarle sul palcoscenico, ad esempio
Tosca e
Madama Butterfly.
La Chiara, poi, non era una cantante banale. L'Odabella postata per me è notevolissima, e nemmeno direi che si accodi alla Dimitrova; mi sembra invece che tenti una via meno "percussiva", insomma la strada del soprano lirico all'italiana, come diceva Luca, della linea Tebaldi-Freni.
Un conto sono le intenzioni un altro è la riuscita, che passa attraverso i mezzi. Ciò che voglio dire è che non vedo così diverse le intenzioni di una Chiara da quelle di un drammatico d'agilità duro e puro; è vero, nelle parti centrali e cantabili è più persuasiva, il legato si sente che è di scuola diversa, la scansione ritmica è meno marziale, però per il resto spinge alla grande, e in ogni caso non gioca particolarmente coi colori ma neanche coi fraseggi. E' ovvio che se spinge la Dimitrova quel che ne vien fuori è un altro suono, questo era il senso della mia riflessione. La Varady postata in altro thread cerca una vera alternativa, dove spinge di meno della Chiara ma ottiene dei contrasti più violenti. Ciò non toglie che l'Odabella della chiara non sia un bel sentire...
A propostito di soprano lirico all'italiana, mi piacerebbe ascoltare l'Odabella di una Stella a fine carriera con Muti (io ovviamente ho l'edizione con la Gencer
), credo potrebbe essere un bel termine di confronto (a patto che la Stella del 70 sia ancora sufficientemente integra).
In compenso posseggo una Alzira favolosa con la MacNeil e la Zeani, quest'ultima sì notevolissima... avrebbe potuto essere una splendida Odabella.