Vista e sentita ieri sera in Norma.
Che dire? Spettacolo piuttosto modesto (con scene e regia indegne nella loro nullità peraltro
). La cantante mi è parsa molto professionale: è evidente che crede in quello che fa e si assume i rischi del caso. Cosa tanto più apprezzabile dato un contesto che, Adalgisa di Geraldine Chauvet a parte, non andava oltre il "compitino".
La voce non è brutta e l'interprete non è inerte, però è una voce di lirico-leggero o giù di lì. Strano a dirsi, data la categoria vocale, non mi pare che acuti e sovracuti siano la cosa migliore di questa cantante.
Logicamente, i "suoi" momenti sono quelli più cantabili, dove ha saputo regalare una dinamica varia e anche suggestiva con apprezzabili messe in voce e filature. Dove ha fatto difetto sono stati i momenti di slancio, che esigerebbero una voce di maggior forza e una scansione tale da rendere il lato aggressivo e sacrale di Norma. Forse nel ruolo resta più completa la Pellegrino.
Peraltro non credo si tratti di una questione di tonnellaggio vocale, di decibel (in fondo l'orchestra di Bellini non è certo un mastodonte) ma di accento, di perentorietà nella coloratura e nell'uso dei registri in funzione drammatica.