Opera Disc

Buon Giorno a tutti.
Sono una nuovissima frequentratrice di queste pagine. Vittima di insonnia, stamattina all'alba sto ascoltando Cecilia Bartoli (la adoro da anni) e ... ho fatto una piccola follia per le mie tasche: Ho appena acquistato un biglietto in platea, per il concerto di Cecilia Bartoli Bartoli del 27 ottobre!
Non me lo posso permettere, ma me lo sono permessa lo stesso. Adoro Cecilia Bartoli e adoro Vivaldi. Sarà un concerto divino, non è vero?
Incoraggiatemi e ditemi che ho fatto bene, per favore. Dovrò stare a digiuno almeno per 2 settimane, per reccuperare questa spesa. Mi chiedevo se posso rimandare il digiuno al 2018.

Katja Gieselmann ha scritto:
Incoraggiatemi e ditemi che ho fatto bene, per favore.

Non hai fatto bene, hai fatto BENISSIMO!!!!
Viva santa Cecilia!

DM

Ahahahah ... grandissima!!!

Comunque se ti può rincuorare, non sei l'unica che fa pazzie pur di ascoltare la propria beniamina!

Poi facci sapere come ha cantato.

Grazie!
Infatti non vedo l'ora!
Devo e voglio anche difendere la cara Cecilia: in molti la criticano qui in Italia. Non ho ancora capito, perché?
Non l'ho ancora mai sentita dal vivo, ma qualsiasi cosa lei canta (e registra), è oro! Dio non passa così spesso a baciare i cantanti.
Ma recentemente è passato e ha baciato Cecilia e Jonas. Altre spiegazioni non vi so narrare.
Katja.

Beata te!!!!!
Speriamo che i soliti "fenomeni", scoraggiati dal prezzo assai anti-economico per qualsiasi tasca, se ne stiano a casa e non possano fischiarla.

Speriamo che i soliti "fenomeni", scoraggiati dal prezzo assai anti-economico per qualsiasi tasca, se ne stiano a casa e non possano fischiarla.

Ma figurati! Vengono appunto e solo per far gazzarra, così poverini si illudono di esistere...
Il poveraccio che l'altra sera, alla prima di Elisir, ha strillato "Brava la claque!" dopo la "Furtiva lagrima" in quei tre secondi si è ampiamente ripagato del prezzo del biglietto: capirai, duemila persone lì, obbligate ad ascoltarlo, sai che soddisfazione. Eh, sì, ha messo a posto Grigolo, gliel'ha fatta vedere a quello lì, così impara a guadagnare tanto, ad avere successo e magari a piacere alle donne (e dire che io normalmente Grigolo non lo apprezzo, però come Nemorino è stato bravissimo).
Io rispetto chi viene a teatro e applaude o fischia a seconda dei suoi gusti, o più spesso delle sue competenze.
Chi invece viene a teatro solo per vomitare la sua bile e sfogare la sua rabbia, invece, lo disprezzo. E' l'equivalente di quelli che vanno su Internet a insultare gli altri, ovviamente restando anonimi, per rifarsi delle loro frustrazioni sociali, professionali, sessuali, economiche. A leggere certa roba, c'è veramente da star male tanto è il livore, l'odio, la meschinità che trasuda (a parte sintassi, ortografia e punteggiatura, che diamo per perse in partenza).
"Gente piccola, gente meschina", la chiamava la Callas.
E come al solito aveva capito tutto.
Che schifo.
Ciao a tutti

AM

PS: ma i due signori dottori moderatori sono un po' desaparecidi, o sbaglio?

mattioli ha scritto:PS: ma i due signori dottori moderatori sono un po' desaparecidi, o sbaglio?

Io sono sommerso dal lavoro...
Ma ci sono!!!

DM

P.S.: inutile dire che ti quoto in toto...

mattioli ha scritto:

Speriamo che i soliti "fenomeni", scoraggiati dal prezzo assai anti-economico per qualsiasi tasca, se ne stiano a casa e non possano fischiarla.

Ma figurati! Vengono appunto e solo per far gazzarra, così poverini si illudono di esistere...
Il poveraccio che l'altra sera, alla prima di Elisir, ha strillato "Brava la claque!" dopo la "Furtiva lagrima" in quei tre secondi si è ampiamente ripagato del prezzo del biglietto: capirai, duemila persone lì, obbligate ad ascoltarlo, sai che soddisfazione. Eh, sì, ha messo a posto Grigolo, gliel'ha fatta vedere a quello lì, così impara a guadagnare tanto, ad avere successo e magari a piacere alle donne (e dire che io normalmente Grigolo non lo apprezzo, però come Nemorino è stato bravissimo).
Io rispetto chi viene a teatro e applaude o fischia a seconda dei suoi gusti, o più spesso delle sue competenze.
Chi invece viene a teatro solo per vomitare la sua bile e sfogare la sua rabbia, invece, lo disprezzo. E' l'equivalente di quelli che vanno su Internet a insultare gli altri, ovviamente restando anonimi, per rifarsi delle loro frustrazioni sociali, professionali, sessuali, economiche. A leggere certa roba, c'è veramente da star male tanto è il livore, l'odio, la meschinità che trasudano (a parte sintassi, ortografia e punteggiatura, che diamo per perse in partenza).
"Gente piccola, gente meschina", la chiamava la Callas.
E come al solito aveva capito tutto.
Che schifo.
Ciao a tutti

AM

Straquoto. Secondo me il vero spettatore ha in cuore un solo desiderio: godere e magari lasciarsi sorprendere.Poi, per carita', la delusione ci sta, a volte. Se uno va a teatro con la recensione in tasca, poverino mi fa pena. L'anno scorso a Brescia ero seduta in platea vicino ad una badante; la famiglia presso cui prestava servizio le aveva regalato un biglietto e per lei era la prima volta. La signora era elegantissima e felice, predisposta alla felicita': ha pianto e gioito, e' stato bellissimo vedere una spettatrice cosi'.
baci baci
Irina

Cito Mattioli, non so se ci riesco...

"Io rispetto chi viene a teatro e applaude o fischia a seconda dei suoi gusti, o più spesso delle sue competenze."

Scusate.... devo ancora imparare come si fa citare una frase e come commentarla.
In ogni caso, Caro Alberto Mattioli, io invece rispetto chi viene a teatro e applaude o (se non apprezza) se ne sta zitto: Detesto chi fischia o "bua", anche se la "non bravura" dell'artista è evidente. Si tratta comunque di una persona che svolge il suo lavoro. L'umiliazione di un "Buh" non se la merita nemmeno un Boccelli, ma casomai chi il Boccelli di turno l'ha invitato, secondo me. L'abitudine degli italiani di manifestare il disprezzo nei confronti degli artisti, mi mette a disagio. Percepisco troppo poca gratitudine.
Detto questo, visto che ho comprato un biglietto in platea per il concerto di Cecilia Bartoli (e nemmeno per Kaufmann mi sono permessa la platea), se dovessero fischiarla, urlerò "Bravissima" eccome. Guai a chi me la tocca!

In ogni caso, Caro Alberto Mattioli, io invece rispetto chi viene a teatro e applaude o (se non apprezza) se ne sta zitto: Detesto chi fischia o "bua", anche se la "non bravura" dell'artista è evidente. Si tratta comunque di una persona che svolge il suo lavoro. L'umiliazione di un "Buh" non se la merita nemmeno un Boccelli, ma casomai chi il Boccelli di turno l'ha invitato, secondo me. L'abitudine degli italiani di manifestare il disprezzo nei confronti degli artisti, mi mette a disagio. Percepisco troppo poca gratitudine.
Detto questo, visto che ho comprato un biglietto in platea per il concerto di Cecilia Bartoli (e nemmeno per Kaufmann mi sono permessa la platea), se dovessero fischiarla, urlerò "Bravissima" eccome. Guai a chi me la tocca!

Ma, cara Katja, questo compete alla sensibilità, all'educazione e al gusto di ognuno. Ci sarà chi fischia, chi zittisce e chi semplicemente se ne sta zitto o se ne va. Però mi sembra indiscutibile che comprando il biglietto si acquisti anche il diritto di contestare: sono le regole del gioco. Non vedo cosa c'entri la gratitudine. Se il macellaio mi vende un filetto che poi si rivela una suola da scarpe ho il diritto di fare le mie rimostranze (magari non arrivando agli eccessi di maman - intendo la mia - che una volta aveva una cena importante, trovò che il suo macellaio di iperfiducia, sceltissimo e costosissimo, le aveva dato un arrosto non all'altezza e allora glielo riportò in bottega e lo obbligò a mangiarne una fetta...).
Il problema dei fischi alla Scala, che dimostra poi la poca intelligenza di chi fischia sempre e comunque, è che, come dire?, hanno perso di valore. Si sono inflazionati. Troppi fischi ammazzano il fischio. Ormai si sa che tutte le prime, o almeno tutte le prime del repertorio italiano più scontato (fuori da quello puoi anche metterti a ruttare in scena che non se ne accorge nessuno), vengono fischiate a prescindere da come sono effettivamente andate. Quindi il fischio non fa più notizia, è stato metabolizzato e ormai gli stessi artisti si fanno beffe dei fischiatori, alzano le spalle, sorridono o ringraziano ironicamente. Pertusi, all'ultimo Elisir, ha fatto il gesto di versarsi l'elisir nelle orecchie...
Paradossalmente, si può dire dei loggionisti quello che essi, o almeno i più stupidi (la minoranza rumorosa!) dicono delle voci: non ci sono più i loggionisti di una volta. Questi non sanno nemmeno fischiare...
Buona settimana a tutti

AM

mattioli ha scritto:Paradossalmente, si può dire dei loggionisti quello che essi, o almeno i più stupidi (la minoranza rumorosa!) dicono delle voci: non ci sono più i loggionisti di una volta. Questi non sanno nemmeno fischiare...
AM

questa ti vale il titolo di divino "honoris causa"

Di Divino ce n'è uno... O meglio c'era. Chiamiamo "Chi l'ha visto?"

Però mi sembra indiscutibile che comprando il biglietto si acquisti anche il diritto di contestare: sono le regole del gioco. Non vedo cosa c'entri la gratitudine. Se il macellaio mi vende un filetto che poi si rivela una suola da scarpe ho il diritto di fare le mie rimostranze

Caro Alberto Mattioli. E' vero! Giuro che questo concetto non l'avevo mai considerato nel caso dei fischi, e - particolarmente per i fischi alla Scala - forse, perché troppe volte mi è sembrato, che il biglietto per la Scala, certi personaggi non lo comprano per godersi una serata all'opera, ma soltanto per contestare. Quindi, non capisco perché stanno lì e forse "rubano" anche un posto a chi invece, lo spettacolo se lo voleva godere. Cosa c'entra la gratitudine? Per quanto riguarda la mia esperienza personale, c'entra: tutte le volte che vado al teatro, a un concerto, all'opera oppure a una mostra e poi esco con la certezza di aver imparato / conosciuto qualcosa di nuovo, allora io provo gratitudine, perché torno a casa arricchita. Settimana scorsa, per esempio, sono andata al teatro ad Amburgo. Ho visto una messa in scena del romanzo "L'Idiota" di Dostoveskij. Lo spettacolo è stato fatto veramente bene e gli attori erano bravissimi. Ho poi realizzato che non ho mai letto Dostoevskij. Ora ho iniziato a leggerlo e quindi, provo gratitudine sì: Gli artisti coinvolti, non solo mi hanno regalato una serata di ottimo teatro, ma mi hanno anche aperto una porta verso uno scrittore che prima conoscevo solo per nome.

Il concerto della Bartoli è stato appena cancellato.... Anzi, leggo che lo faranno senza Bartoli! Geniale...

Certo che a Pereira no ne va dritta una


ANNULATO IL CONCERTO DELLA BARTOLI

Comunicarlo il giorno stesso è veramente una brutta mossa...penso ai poveretti che magari hanno già raggiunto Milano da altre città per poter assistere al concerto

http://www.teatroallascala.org/it/cancellazione-concerto-cecilia-bartoli.html