Tucidide ha scritto: Bah, guarda... Carsen glielo lascio tutto.
Io mi prendo la divastra!
Be', non per essere pedante, ma a quanto pare la divastra se l'è presa lui per ben tre volte in quel di Parigi (anche Capriccio, no?) mentre Carsen era in tutt'altre faccende.
Io sarei indeciso se andare nel 1955 o giù di lì, per scapicollarmi fra Europa e America e sentire dal vivo Callas, Tebaldi, Tucker, Borkh, Di Stefano, Del Monaco, Bastianini, il primo Karajan, Mitropoulos e compagnia.
Sinceramente non avrei una gran voglia di vedere allestimenti di quell'epoca seppure con quelle voci.
Mi basterebbe, come ho detto, incontrarle anche velocemente, non importa in cosa, tanto per farmi un'idea di come "suonavano" dal vivo.
E poi tornerei di corsa nel 2009 senza nessun rimpianto.
Ritengo che ci sarebbe molto da annoiarsi, teatralmente parlando, tolte singolari e, proprio per questo, rare eccezioni.
Adesso all'opera mi diverto. E ti confesso che mi diverto molto più di quando avevo vent'anni.
E il panorama che mi circonda è altrettanto ricco di occasioni quanto i tanti mitizzati anni dell'LP.
Basta avere occhi e orecchi e testa per coglierle, queste occasioni.
Certo, converrai con me, che si prende a termine di paragone -come capita di leggere- quello che succede nel tinello di casa propria...
WSM
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