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[VGobbi]

Io sto con Karajan 1.
Nonostante Di Stefano e la Barbieri

Anche Karajan 1 splendida anche e sopratutto per la presenza della Barbieri.

Comunque oltre il Trovatore di Basile, bellissimo e' anche quello con Merli. Che ne pensate?

Lascio assolutamente il Corelli gigione (davvero non si può sentire). L'esperimento Carreras era un'idea tutt'altro che balzana.

[VGobbi]

...Karajan con Price Corelli Simionato Bastianini Zaccaria.

Non sopporto le alterazioni di tonalità per fare sparare acuti un divo, nemmeno se ad avvallarli è un Karajan.

Cavolo sono d'accordo con Mascherpa!

[DottorMalatesta]

Innanzitutto mi fa un enorme piacere leggere l´intervento di Enrico!!!
Quanto a Corelli, il suo Manrico è decisamente testosteronico, muscoloso, vero eroe maudit. Quindi l´esatto opposto di quello che dovrebbe essere. Però, esattamente come l´Otello di Del Monaco, il Manrico di Corelli ha contribuito notevolmente a (ri)plasmare la fisionomia del personaggio, complice anche l´ossessione tutta veristicheggiante per gli acuti della parte: do (o si bemolle) della pira tenuto allo spasimo e re bemolle interpolato alla fine del primo atto… La paura di fare del trovatore (un poeta cantore al servizio dell´Amore, non dissimile dal Wolfram del Lohengrin) una figura svenevole e femminea (cantare serenate al balcone della propria donna? Che cosa da donnicciole!!!) si è reso Manrico un macho all´ennesima potenza. In fondo, tra il Manrico-Marlon Brando di Corelli e il Manrico- James Dean di Di Stefano preferisco il secondo (incluso il suo epigono Carreras).
Poi, chiaro: Corelli aveva una voce baciata dal cielo. Così come peraltro la Price (che però, anche nell´incisione di Basile che ho ascoltato ieri, è piuttosto incolore…).

DM

[VGobbi]

Dottor Malatestino, non ti piace l'edizione RCA diretta da Basile?

[DottorMalatesta]

Dottor Malatestino, non ti piace l'edizione RCA diretta da Basile?

Beh, Vittorio... è un´edizione un po´... vintage!!!


DM

[DottorMalatesta]

(anche se a mio parere in quello detto "marlonbrando" andrebbero distinti gli aspetti maudit di Corelli e quello di macho all'ennesima potenza, che forse potrebbe essere meglio identificato con il Del Monaco dell'edizione Decca diretta da Erede).

Più d´accordo di così non potrei essere.

DM

[pbagnoli]

Scusandomi per la scarsa presenza sul sito (il mio Primario è in vacanza, mi tocca un po' di lavoro extra), mi permetto di segnalarvi le mie impressioni su un ascolto recente che mi ha... elettrizzato!

[DottorMalatesta]

Premessa: ho letto la bella recensione di Pietro, ma non ho ancora trovato il tempo di ascoltarmi questa Elektra

Molto interessante quello che scrive Pietro:

Questa direzione di Thielemann sembrerebbe collocarsi in un altro ambito rispetto a quella di Salonen, anche perché conosciamo bene le caratteristiche del grande musicista berlinese soprattutto nella cura del suono, cremoso, burroso e talvolta grondante; sennonché – a sorpresa – qui ci troviamo proprio in un altro ambito.
Mai sentita un’Elektra così, nemmeno con Salonen, o Sinopoli, o Bohm, tanto per citare alcuni direttori fra i più analitici che hanno affrontato questo capolavoro.
La frase musicale viene polverizzata in mille scaglie iridescenti, permettendo di isolare e ammirare – come forse mai era successo prima: e siamo dal vivo! – non solo tutti i nuclei tematici, ma anche una serie di incisi di straordinaria bellezza di cui non m’era mai capitato di accorgermi prima.

Qualche post fa scrivevo che a mio parere Thielemann è un direttore "ibrido" proprio per il fatto di riuscire a coniugare opulenza e corposità del suono con il grande rilievo ad alcuni incisi timbrici e tematici. Indubbiamente c´è la magniloquenza, ma non solo questa... Almeno per quanto lo conosco (ho visto in settimana il DVD del Fliegende Holländer da Bayreuth nell´interessante regia di Gloger confermando la mia idea...).
Magari qualche altro utente del forum ci può raccontare come la pensa...

DM

[DocFlipperino]

Magari qualche altro utente del forum ci può raccontare come la pensa...DM

d'accordissimo con il nostro grande cirujano!
soprattutto considerando il mio giudizio già espresso su Thielemann (grande professionista, da cui mi aspetto tutto in ordine, perfetto e senza sbavature).
quello che di solito da lui non mi aspetto è una straordinaria emozione! questa elektra invece è davvero elettrizzante.....
che sia merito delle due donne che hanno sgelato il berlinese?

è interessante, imho, la resa dell'orchestra, paragonata alla versione di colui che si avvicina di più a Thielemann, cioè Böhm.... (o meglio il contrario: Thielemann è un Böhm in versione 2.0...)
mai la stessa orchestra ha suonato elektra in modo così diverso pur raggiungendo incredibilmente lo stesso risultato.

davvero magnifico.
chapeau.
grazie al nostro cirujano per la preziosa recensione

saluti dall'elicottero......
flip

[DottorMalatesta]

Thielemann è un Böhm in versione 2.0...

Definizione... GENIALE!!!!



Bentornato tra noi, Flip!!!!



P.S.:

saluti dall'elicottero......

Sei coraggiosissimo!!!

[pbagnoli]

Un po' di modernariato in home!

[VGobbi]

Un po' di modernariato in home!

La Simionato stride in quell'incisione. Ci voleva la Barbieri!!!

[teo.emme]

Un po' di modernariato in home!

Che dire Pietro, mi sembra un po' banale lo stereotipo della giovane scuola come robaccia decadente, ingenua, tonta, e naturalmente provinciale... Dici che il libretto non ha la "genialità" di Boito? Tanta grazia! Francamente trovo letterariamente imbarazzante il buon Arrigo: tanto ricercato quanto strampalato in roba come Gioconda, Ero e Leandro, Nerone... E non che all'epoca di Verdi si scrivessero capolavori perché tra zingarelle, cari nomi, gatte in fregola...suvvia! Taccio di Donizetti, ma qualcosa si deve dire del Wagner che non è certo Goethe! Poi questa Adriana non la conosco quindi non so...certo Capuana è un routinier (battisolfa forse) che vale tanto quanto quello di Londra nel 2010: che non era Pappano ma il mediocre Elder.

[DottorMalatesta]

Un po' di modernariato in home!

La Simionato stride in quell'incisione. Ci voleva la Barbieri!!!

Ti prego, Vittorio, metti qualche faccina, altrimenti chi non ti conosce potrebbe pensare che tu stia parlando sul serio.
Oddio... stai scherzando, vero?

Un po' di modernariato in home!

Che dire Pietro, mi sembra un po' banale lo stereotipo della giovane scuola come robaccia decadente, ingenua, tonta, e naturalmente provinciale... Dici che il libretto non ha la "genialità" di Boito? Tanta grazia! Francamente trovo letterariamente imbarazzante il buon Arrigo: tanto ricercato quanto strampalato in roba come Gioconda, Ero e Leandro, Nerone... E non che all'epoca di Verdi si scrivessero capolavori perché tra zingarelle, cari nomi, gatte in fregola...suvvia!

Sinteticamente:

1. La vicenda dell´Adriana Lecouvreur non è poi dissimile da una qualunque delle puntate di Beautiful. Adraiana Lecouvreur come... soap opera . Se funziona, perchè no?


2. Ho ascoltato mesi fa questa incisione. Simionato in effetti splendida. IMHO forse l´Adriana più riuscita della discografia è la Scotto (però accompagnata da un pessimo Domingo...).

3. Penso che la bontà di un libretto vada giudicata in base alla sua funzionalità. In questo senso l´orma dei passi spietati funziona tanto quanto il Weiawagawogeduwellewallezurwiege...

qualcosa si deve dire del Wagner che non è certo Goethe!

Indubbiamente!
Però molto meglio Wagner dei suoi traduttori. E non mi riferisco al cigno gentil di Marchesi (che pure mantiente una certa affascinante naïveté ) quanto piuttosto alle traduzioni dei vari Principe e Serpa (basta aprire uno degli ultimi programmi di sala scaligeri per capire cosa intendo...

DM

[VGobbi]

Hai ragione Malatestino ( ), avrei dovuto mettere qualche faccina ... certo che chi mi conosce, logico che scherzavo ... ma anche non troppo ... nel senso che letto la recensione del Bagnolo, in questo triste tran tran fatto di magniloquenza vocale del duo Tebaldi/Del Monaco, forse la Barbieri (anche senza forse), era più consona e coerente per visione d'opera al posto della Simionato o no?