IlBarbiereDiSiviglia ha scritto:Caro Pietro
Ti ringrazio per il chiarimento, l’ultima cosa che vorrei fare è proprio polemica. Ma una cosa che mi fa molta rabbia la voglio dire: ma è mai possibile che si aspetta che un artista muoia per dargli un pizzico di attenzione????
Oggi sono stato in una delle più grandi librerie di Milano e ho visto uno scaffale enorme interamente dedicato a Pavarotti (CD-doppi-singoli e tripli, DVD, libri…) e ho detto “Ma porca puzzola (in effetti l’espressione non era proprio questa, ma non mi sembra il caso di riportarla tale e quale…)!!! Ma pensa a come avrebbe fatto piacere a Big Luciano vedere una cosa del genere!!” Ovvero quest’attenzione dedicata a lui… e come per lui così molti altri.
Pensa che (dalla testimonianza di un giornalista della nostra radio) un giorno una signora alla portineria della Scala, alle prove della Bohème (almeno credo si trattasse della Bohème) interpretata da Pavarotti, si sente dire: “No! Signora lei qui non può entrare senza un pass!” la signora si mise a piangere… quando Pavarotti sentì questa cosa, scattò in piedi, scese in portineria di corsa, abbraccio questa signora e le disse: “Perdonali Renata!” Questa signora a cui è stato negato l’accesso al Teatro era Renata Tebaldi… Incredibile? Impossibile? No! Assolutamente vero! Questo episodio fa parte della storia (in questo caso non molto lusinghiera) del Teatro alla Scala.
Con questo voglio concludere -e scusami la piccolissima polemica- ma perché un teatro come la Scala (ove in un altro 3D si disse [a mio parere esagerando!]) che proprio lì si giocano le sorti dell’opera lirica. Ma perché non si dedicano allora degli spettacoli in onore di persone che hanno dedicato la loro vita intera per la “nostra” musica, come per esempio la Simionato, la Olivero, Di Stefano, Bergonzi… e l’elenco potrebbe quasi essere infinito… Pensi che le persone in questione non apprezzerebbero un gesto simile?! Io son certo che in loro si accenderebbe una felicità immensa! Non credi?!
Ok, ora concludo, perché anche la Giulietta è scappata (non la Simonato, ma la mia gatta) proprio perché questa cosa mi fa bollire il sangue e poi mi lascia un senso di tristezza incredibile… Ma allora la Callas aveva ragione quando affermava che il pubblico ti adora quando tutto va bene al punto tale da farti diventare un mito, ma al primo cedimento ti volta le spalle e subito si dimentica di te. Presagio del futuro? Forse sì! Tant’è vero che lei stessa morì sola come un cane in un lussuosissimo appartamento di Parigi dopo aver ingerito una quantità enorme di sonniferi.
Di solito IlBarbiere è un personaggio sorridente, ma dopo una riflessione del genere mi è difficile fare un sorriso… sorry
IlBarbiere
credo che per ingratitudine, cattivo gusto e quant'altro ancora la scala brilli
almeno nell'ultimo decennio.
Esemplare il feretro di Renata Tebaldi parcheggiato sotto il portico sulla base della delirante regola che solo quelli dei direttori d'orchestra possono trovare esposizione nel foyer.
Coem se di signorine Tebaldi ce ne fossero cento e tutte e cento abitassero e morissero a Milano
E tacciamo del silenzio su Ghiaurov, che di militanza scaligera ne ha avuta non so quanta.