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dollarius@libero.it ha scritto:Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi del legame esistente fra opera e letteratura.
dollarius@libero.it ha scritto:E Voi Dottori? Sotto l'ombrellone non leggerete mica testi di medicina.......o anatomia....
teo.emme ha scritto:e soprattutto il Faust di Goethe che ritengo uno dei più grandi monumenti della civiltà e che ho letto e riletto (in tutte le traduzioni disponibili) e che rleggo sempre con piacere estremo.
teo.emme ha scritto:Spero, quest'estate, di poter finalmente leggere la trilogia di Hilary Mantel dedicata a Thomas Cromwell (il discusso consigliere di Enrico VIII, vero architetto del suo regno): dovrebbe uscire il terzo volume.
DottorMalatesta ha scritto:teo.emme ha scritto:e soprattutto il Faust di Goethe che ritengo uno dei più grandi monumenti della civiltà e che ho letto e riletto (in tutte le traduzioni disponibili) e che rleggo sempre con piacere estremo.
Anche a me capita di riprendermelo in mano spesso. Opera davvero straordinaria. By the way, hai visto il film di Sokurov? Che te ne pare?
di sicuro leggerò la biografia su Rossini della Servadio
mia moglie va matta per tutto ciò che parla della dinastia Tudor e dei personaggi ad essa collegati!
anche a me piace moltissimo l'argomento Tudor. Finalmente dovrebbe uscire il capitolo finale della Mantel (anche se temo verso fine anno)
mattioli ha scritto:Se volete averne un'idea, ne ho scribacchiato qualcosa:
http://www.lastampa.it/2015/04/05/socie ... agina.html
VGobbi ha scritto:Io vengo giù dal pero, leggendo i vostri libri di riferimento, senza tenere conto che più volte li rileggete (pratica che abiuro per il semplice motivo che c'è moltissimo da leggere, che trovo poco il tempo di rileggere lo stesso libro. Unica eccezione l'ho fatto per "Baudolino" di Umberto Eco), oltre al fatto che li leggete pure in lingua originale.
In che consesso sono capitato???
teo.emme ha scritto:DottorMalatesta ha scritto:teo.emme ha scritto:e soprattutto il Faust di Goethe che ritengo uno dei più grandi monumenti della civiltà e che ho letto e riletto (in tutte le traduzioni disponibili) e che rleggo sempre con piacere estremo.
Anche a me capita di riprendermelo in mano spesso. Opera davvero straordinaria. By the way, hai visto il film di Sokurov? Che te ne pare?
L'ho visto un paio di volte prima di decifrarlo: la prima non mi ha convinto con il suo strano formato video e le distorsioni, ma poi ne ho capito il senso. Visivamente è forte e splendide molte scene. È un Faust che prescinde da Goethe, ma ritorna alla leggenda popolare. L'ultima mezz'ora è meravigliosa. A te è piaciuto?
mattioli ha scritto:di sicuro leggerò la biografia su Rossini della Servadio
Nooooooooooooooooooooo!
mattioli ha scritto:Vi segnalo che a Parigi, al Lussemburgo, c'è una mostra (importata dall'Inghilterra, ovvio) appunto sui Tudor: non enorme, con qualche buco, ma molto interessante perché focalizzata (anche) sulla loro fortuna nella letteratura, nel teatro, nell'opera e nel cinema (ma dimenticando la serie tivù, a mio avviso fatta benissimo).
mattioli ha scritto:La butto lì: non è che alle volte la riduzione librettistica sia, DRAMMATURGICAMENTE PARLANDO, meglio dell'originale?
Penso, absit inuiria verbis, a certi Schiller o ancora di più a certo Hugo, che a teatro suonano verbosissimi e francamente pallosi. IMHO, ovviamente, qui lo dico e qui lo nego, etc.
VGobbi ha scritto:Io vengo giù dal pero, leggendo i vostri libri di riferimento, senza tenere conto che più volte li rileggete (pratica che abiuro per il semplice motivo che c'è moltissimo da leggere, che trovo poco il tempo di rileggere lo stesso libro. Unica eccezione l'ho fatto per "Baudolino" di Umberto Eco), oltre al fatto che li leggete pure in lingua originale.
In che consesso sono capitato???
mattioli ha scritto:Dunque siamo in quattro. I "Tudori" piacciono alla signora Malatestino, a teo.emme, a Donizetti e a me.
Fatemi un po' capire questa storia della Mantel: io credevo che fossero dei romanzi storici (che detesto), invece è una biografia in tre parti di Cromwell (ovviamente Thomas, Bellini non c'entra)? Nel caso, me la procuro.
mattioli ha scritto:Quanto al tema delle fonti letterarie delle opere, è di una vastità scoraggiante.
La butto lì: non è che alle volte la riduzione librettistica sia, DRAMMATURGICAMENTE PARLANDO, meglio dell'originale?
Penso, absit inuiria verbis, a certi Schiller o ancora di più a certo Hugo, che a teatro suonano verbosissimi e francamente pallosi. IMHO, ovviamente, qui lo dico e qui lo nego, etc.
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