Alberich ha scritto:Il Parsifal di Windgassen a me piace molto molto.
Boh... non discuto. I gusti sono sacri.
Io invece amo Windgassen nei ruoli maturi e sacerdotali (o per lo meno se lui riesce a renderli credibili in questa veste).
Difficilmente potrei separarmi dal suo Lohengrin del 54 con Jochum, che lui affronta in veste di "mistico" più che di cavaliere.
Così come stravedo per il suo Tannhauser, fragile e concettoso.
Invece dove bisogna esprimere gioventù, candore, irruenza Windgassen mi fa cascare le braccia.
Odio il suo Siegfried (ebbene sì), sopporto a stento il suo Tristano senile e anti-erotico, e non impazzisco per Parsifal.
Nelle vesti del puro folle Windgassen mi ricorda un burocrate di mezz'età, intento a timbrare scartoffie e con un impeccabile gessato.
Qualche bella intenzione al terzo atto, quello appunto più mistico, c'è, ma nel primo e secondo atto mi metterei le mani fra i capelli.
Sono però d'accordo con voi nel preferire lui ai suoi contemporanei (evidentemente gli anni '50 non erano quelli giusti per il personaggio).
King, Thomas e Vickers sono infatti ancora più inascoltabili (sempre per me, ovviamente). L'unico che arrivo a sopportare è Jess King, che sarà pure un po' troppo - anche vocalmente - Nembo Kid, ma che almeno un'idea sensata del personaggio ce la dà.
Comunque, a costo di scandalizzarvi tutti, vi dirò che il mio ideale di Parsifal resta Peter Hoffman con Karajan.
Salutoni,
mat
E in bocca al lupo ad Alberich!